giovedì 28 maggio 2015

Harlequin - Laurell K. Hamilton

Titolo originale: The Harlequin
Pagine: 475
Casa Editrice: Nord Editore
Uscita americana: 2007
Uscita italiana: 2012

E finalmente possiamo urlare un hurrà per la Hamilton che ha deciso di dedicarsi meno al porno e tornare alla vecchia e cara Anita che tutti coloro che conoscono la saga amano e rispettano. Sì, perché questo libro di ben 475 pagine ha pochissime scene di sesso! E lo dico con gioia dopo aver letto Death Dance, il libro precedente che di trama era pari a zero e se vi interessa trovate la recensione qui.
Insomma, ho iniziato a leggere Harlquin non so neanche bene perché, forse perché volevo una lettura da mare, non troppo stressante e non troppo impegnativa, mi immaginavo già annoiata a morte ed invece no, mi ha sorpreso in positivo. Tant'è che passate le prime cento pagine mi son girata verso il mio ragazzo e meravigliata gli ho detto: «Anita ancora non si è scopata nessuno, sia giubilo in tutto il regno!»
Ad ogni modo, bando alle ciance e ciancio alle bande. Diamovi una trama!
Qualcuno sta minacciando la Chiesa della Vita Eterna e il capo vampiro, Malcom, chiede l'aiuto di Anita per capire chi sta dietro alle minacce. Peccato che Malcom sia un tale
Malcom, Vampiro a capo
della Chiesa della Vita Eterna
bigotto e non riesca a capire esattamente la natura della sterminatrice.
«Benissimo. Il tuo peccato è la lussuria, Anita, cioè lo stesso del tuo master e di tutti i suoi vampiri.» Scossi la testa, sentendo un sorriso sgradevole incurvarmi le labbra. Lo stesso sorriso che lascia freddi i miei occhi e di solito significa che sono davvero incazzata. «No, non è questo il mio peccato. Non è quello più vicino e più caro al mio cuore.» «E qual è allora il tuo peccato?» «L'ira, Malcom. L'ira.»
Tutto ciò che vorrebbe Anita è un po' di tranquillità con i numerosi uomini della sua vita. E' in programma un'uscita con Nathaniel, uno dei suoi conviventi. Un'occasione importante, non solo perché è il loro anniversario, ma perché il rendimento di questa uscita decreterà il festeggiare anche degli altri anniversari. Gli uomini di Anita sono infatti dei romanticoni che vorrebbero perdersi in smancerie e romanticherie a caso, ma non è proprio nel suo.
Anita Blake
Ad ogni modo, come prevedibile, l'appuntamento viene in parte rovinato perché in città sono arrivati dei nuovi big bad che minacciano non solo lei, ma il master della città, nonché suo compagno, Jean-Claude e tutti i suoi alleati.
Come unico indizio di essere sotto un mirino, viene lasciata al gruppo una maschera bianca, simbolo che sulle loro tracce c'è l'Arlecchino, antica polizia vampiresca temuta da tutta la comunità vampirica.
La giovane sterminatrice si rende conto che non può competere con un nemico di tale portata da sola e si vedrà costretta a chiedere l'aiuto del suo alleato di vecchia data Edward che accorrerà immediatamente.
Toccherà al gruppo al completo cercare di capire perché i cattivoni ce l'hanno con loro e soprattutto scoprire come possono essere sconfitti.

Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Come avrete capito dall'hurrà iniziale, sono rimasta davvero molto soddisfatta da questo nuovo capitolo della saga di Anita Blake.
Primo punto a suo favore: questo libro aveva realmente una trama e addirittura ben strutturata! Ed il fatto che io ne sia tanto sorpresa ed entusiasta non depone a favore dei precedenti volumi direi. Mi ero davvero scoraggiata e fatta una ragione nel vedere Anita schiava del sesso e delle sue passioni, ma in questo momento sono contenta di non aver mollato il colpo ed essere andata avanti.
Zebrowki
Sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che in questo romanzo c'erano tutti, dai vampiri, ai licantropi di diverso tipo, dalla polizia ad Edward. Sono stata così contenta di ritrovare il personaggio di Zebrowski, poliziotto e amico di Anita. Non lo incontravo da non so neanche quanti libri, e leggere le battute ironiche mi ha davvero fatta sorridere. Un po' meno contenta di incontrare il capo della divisione crimini sovrannaturali Dolph. Amavo il rapporto quasi padre-figlia che avevano lui ed Anita e mi è dispiaciuto molto quando la Hamilton ha deciso di farlo diventare, per usare le parole della Blake, un rabbioso figlio di puttana.
Il bello di questi romanzi è che si sviluppano in un tempo molto breve durante il quale accadono talmente tanti avvenimenti che sembrano passare secoli. Da quando inizia pensi che sia passata una settimana o un mese addirittura, invece la Hamilton poi ti dice che sono passate solo poche ore e questa è solitamente la mia espressione:
Anche il cattivo in questione questa volta era ben strutturato, vampiri che non solo potevano suggestionarti e farti pensare e agire come volevano loro, ma anche licantropi infiltrati tra le guardie del corpo della protagonista, pronti a sbudellare la nostra eroina senza neanche battere ciglio. Il colpo di scena di Soledad, tigre mannara, che quasi rovescia per terra gli intestini di Anita è stato davvero inaspettato, e brava Laurell.
Batticuore e amore per il ritorno di Edward che non si vedeva da sei libri, un sacrilegio dal mio punto di vista. Edward, per chi non lo sapesse, è un amico di vecchia data di Anita che come professione fa l'assassino. Stanco e annoiato di uccidere umani, si è poi dedicato ad esseri sovrannaturali perché c'era più sfida e divertimento. E' una vera e
Edward
propria macchina da guerra e rispetta Anita in quanto la reputa se non sua pari, quasi.
Sorrisi nel riconoscere la prima persona che entrava, e subito ebbi la sensazione che tutto sarebbe andato bene. Saremmo stati protetti. Era arrivato Edward.
Ci troviamo davanti però un Edward diverso, un'evoluzione del personaggio. Non è più lo spietato assassino dagli occhi di ghiaccio e dai zero sentimenti, una parte di lui è ancora quella persona, un'altra invece ha delle preoccupazioni in quanto ora ha una famiglia. Con lui a St. Louis viene il suo figliastro Peter, che dopo aver avuto dei gravi traumi sei libri fa, decide di voler fare la vita del suo quasi padre, ossia diventare una spietata macchina per uccidere.
Edward annuì e, nello scrutarmi, i suoi occhi s'intenerirono un poco. «So che secondo te dovrei lasciare Donna e i ragazzi. Hai sempre pensato che fosse una pessima idea.» «Può anche darsi... Eppure tu li ami, e loro amano te. L'amore è difficile da trovare, Edward, e non bisogna mai gettarlo via soltanto perché è una pessima idea.»
Sempre più insopportabile invece il personaggio di Richard, mettiamo fine alle sue sofferenze e lo abbattiamo? No, perché non se ne può più! Bigotto come pochi, odia Anita per quello che è, ossia dal suo punto di vista un mostro, odia Jean-Claude in quanto vampiro e odia se stesso in quanto licantropo. E basta accidenti! Ma forse, e non lo dico troppo ad alta voce, ce ne siamo liberati.
«Il mio crocifisso ha conservato la capacità di sfolgorare di luce sacra, Richard. Dio non mi ha dimenticata.» «Invece avrebbe dovuto farlo, non lo capisci?» ribatté Richard. «Se fosse giusto ciò in cui credo, e in cui anche tu dici di credere, allora il tuo crocifisso non dovrebbe affatto sfolgorare, perché tu hai violato troppi comandamenti. Hai assassinato, hai torturato, hai commesso atti impuri! Eppure il crocifisso ancora sfolgora... Be', io non lo capisco.» «Stai dicendo che Dio avrebbe dovuto abbandonarmi perché son malvagia?» Mentre Richard annuiva, e le sue lacrime finalmente scorrevano, il cappuccio non riuscì a nascondere gli spasmi di tormento sul suo viso. «Sì, è proprio ciò che intendo.»
Sono rimasta contenta anche del finale, quando hanno nominato l'ardeur (potere del sesso, vieni a me!) per sconfiggere l'Arlecchino avevo già i brividi... di schifo. Poi invece la Hamilton ha pensato bene di tramutare la voglia di sesso in voglia d'ammmore, perché l'amore può tutto a quanto pare. O forse la nostra cara Laurell si è resa conto che molti fan hanno abbandonato la saga perché diventata assolutamente inutile, con la piega che aveva preso.
Dunque Anita scopre che l'arduer non è per forza sesso, ma può anche essere tramutato in amore. E finisce così il romanzo, tutti felici e contenti.

Citazione preferita:
«Secondo alcuni testimoni, quel tipo...» Dolph sfogliò il taccuino, poi lesse un appunto. «Quel tipo ha detto: 'Mi lasciate andare alla mia macchina, vero?' E gli agenti hanno risposto: 'Sì, certo'.» «Merda! Gli ha tirato un Obi-Wan!» «Cosa?!» chiesero Edward e Dolph, in coro. «Be', come in Guerre Stellari... 'Questi non sono i droidi che state cercando'!» Edward sorrise. «Certo! Mentre io e Otto facevamo a pezzi l'altra vampira, il tipo ha tirato un Obi-Wan!»
Voto: 


6 commenti :

  1. Uhmmmm questa volta mi son incuriosito, ma da quel che ho capito sto indietro di diversi libri.....
    MI sà che ci provo

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    1. Eh i libri usciti mi pare siano 18 o 19, questo è il 15esimo. Ti consiglio di partire dall'inizio comunque, i primi libri sono secondo me i più interessanti. Poi appunto l'autrice si perde un po' troppo in descrizioni erotiche spinte.

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    2. 19?....19?..... sappi che se leggo il primo e mi piace... ti "maledirò" :p

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    3. Mi correggo, 20 usciti in Italia. 24 in America :P Fammi sapere poi se ti è piaciuto, e nel caso fammi sapere che maledizione mi tirerai addosso! :D

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  2. Ciao, nuova iscritta :)
    Piace molto anche a me la saga di Anita Blake. Ho finito da poco Skin Trade e ti posso dire solo questo: quando lo leggerai e vorrai scrivere una nuova recensione,avrai bisogno di un'altra espressione alla Leo DiCaprio XD
    Un abbraccio

    http://larivincitadellerecensioni.blogspot.it/

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    1. Ciao! Ora mi hai messo curiosità! Sicuramente andrò avanti, anche perché si fanno leggere così bene... A meno che la Hamilton non parta con descrizioni della vita sessuale di Anita!

      Ora vengo a visitare il tuo blog :)

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