sabato 14 febbraio 2015

Non ti muovere - Margaret Mazzantini



Pagine: 295
Casa Editrice: Mondadori
Anno pubblicazione: 2001


Terzo romanzo di Margaret Mazzantini, “Non ti Muovere“ ha ricevuto molte critiche positive ed ha vinto diversi premi tra cui il Premio Strega nel 2002 (premio letterario italiano riconosciuto anche all’estero).

Il sipario si alza su un incidente, una ragazza in scooter si scontra con un auto, il suo casco non è ben allacciato e la sue ferite sono davvero preoccupanti. Arriva l’ambulanza che la porta immediatamente in ospedale, dove si scopre che il padre è un rinomato chirurgo della struttura.
Si può dire che il libro inizia nel momento in cui Timoteo, il padre della ragazza, viene messo a conoscenza dell’accaduto, in quanto comincia un monologo lungo tutto il libro dove è proprio lui ad ipoteticamente parlare con la figlia Angela (che non gli risponde). Timoteo è ovviamente preoccupato per le sorti della sua bambina che sta affrontando un intervento al cervello, nel mentre le racconta tutti i suoi più oscuri segreti, dallo stupro di una donna in un pomeriggio estivo, al suo divenire la sua amante, dall’iniziare ad amarla seriamente, alla volontà di lasciare sua moglie per lei. Un’intera parte di vita spiegata alla figlia per un suo bisogno di assoluzione per ciò che successe.



La storia è più di quello che sembra: è il disgregarsi della figura di uomo, all’apparenza perfetto, tenuta in piedi da Timoteo. Timoteo mette la sua anima a nudo lasciando scoprire al lettore i dettagli sordidi di quella che lui ha considerato la sua gioia. Italia, l’amante, è infatti stata la sua felicità, una felicità vista però come impura. Un amore per un essere solo, triste e sconsolato che non ha nessuno. È così che Italia viene presentata al lettore, un essere misero che non potrà mai pretendere nulla dalla vita. Ed infatti Italia spera, timidamente e con tranquillità, non pretende, ma spera in un po’ di felicità anche lei tra le braccia di Timoteo.



«Non mi prendere mai sul serio quando ti dico di lasciarmi. Tienimi, ti prego, tienimi. Vieni quando ti pare, una volta al mese, una volta all’anno, ma tienimi…»



La loro è però una relazione malsana, Timoteo non è in grado di decidere tra le sue due vite. Non sa come lasciarsi alle spalle il rapporto sterile con la moglie Elsa e buttarsi a capofitto nelle braccia dell’amore con Italia. Saranno le sue scelte sbagliate nel corso della storia ed il destino a scegliere per lui e sarà proprio l’appena nata Angela a non farlo andare in pezzi alla conclusione della storia con Italia.



La confessione di un’anima, un racconto intenso che ti fa conoscere un uomo a 360° e che, a parer mio, non te lo fa amare. Come si può tifare per un uomo e il suo benestare dopo aver assistito a tutte le scelte sbagliate fatte per paura o pigrizia?

Citazione:


Era l'uomo della sua vita, il vecchio che l'avrebbe aspettata fuori dai negozi in doppia fila. Forse desiderava un altro, forse l'aveva già avuto. La fedeltà non è un valore degli anni ragionati. L'infederltà sì, perché richiede precauzione, parsimonia, discrezione, e ogni sorta di qualità senili. Noi due insieme cominciavamo a essere come un vecchio cappotto che ha perso la linea originaria, e con essa il fastidio della rigidità, e proprio il cedimento, la connsunzione naturale del tessuto, lo roendono unico, inimitabile.

Voto: * * ' troppo prolisso.

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