giovedì 12 febbraio 2015

Piccole Donne - Louisa M. Alcott



Titolo originale:  Little Women, or Meg, Jo, Beth and Amy
Pagine: 368
Casa Editrice: Giunti
Anno di uscita: 1868


Terzo libro letto per la sfida letteraria di quest’anno. Un libro che parla di donne diceva il mio terzo punto, quindi mi son detta: “Ehi, perché non leggere un classicissimo che non ho mai letto?”, così eccomi qui a scrivere due righe a proposito di questo volume.



Come molti sanno Piccole Donne è un libro di Luoisa May Alcott scritto a metà dell’800, per essere più precisi esattamente nel 1868. 



Il romanzo parla di quattro sorelle: Meg, Jo, Beth ed Amy che vanno dai 16 ai 12 anni. Caratteri, virtù e desideri diversi, ma comunque un grande amore che lega le quattro ragazzine nelle loro vicissitudini.

Facenti parte di una famiglia un tempo ricca e poi caduta in disgrazia affrontano la vita con coraggio e serenità cercando di non farsi abbattere dalle difficoltà. Amano la loro mamma, che per tutto il racconto viene da loro chiamata “mammina”, ed aspettano il ritorno del padre andato in guerra. Una storia sicuramente di altri tempi basata sull’amore per la famiglia e le persone care. Figura essenziale del romanzo è appunto la madre, da cui prendono esempio le ragazzine e grazie a cui l’intera casa riesce ad andare avanti senza troppi piagnistei. Fanno da contorno tra i problemi e le preoccupazioni di tutti i giorni le vicende mondane soprattutto delle due sorelle maggiori, Meg e Jo e l’amicizia tra Jo e Laurie, nipote del ricco vicino di casa e benefattore della famiglia.



Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.

Purtroppo devo ammettere che i classici non sono esattamente il mio forte, oltre alle storie che spesso non trovo avvincenti è proprio lo stile di scrittura che tendo a non amare.

Piccole Donne però è diverso, non entrerà probabilmente mai nella classifica dei miei libri preferiti, però l’ho letto volentieri e mi sono immersa senza esitare troppo nel mondo di Meg, Jo, Beth ed Amy.

Inutile dire che la mia preferita era Jo, ribelle ed intelligente, sfrontata ed indipendente. Jo è l’evoluzione della donna, a differenza delle sorelle non è interessata all’ingresso in società, ai balletti ed alle occasioni mondane. Le interessa leggere, poter esprimere la sua opinione con onestà ed il benessere della famiglia. L’ho trovata un personaggio intrigante e divertente, probabilmente una miccia che iniziava ad accendere il cambiamento per l’epoca.

Il personaggio meno amato è stata invece Amy, piccola e viziata, la minore delle sorelle mi è risultata talmente antipatica che se me la fossi trovata davanti l’avrei volentieri presa a cartoni in faccia. In diverse occasioni dimostra il suo egoismo e la sua vanità, preferisco non raccontarle per evitare spoiler però.

Riassumendo: un libro che sicuramente va letto, ti dà uno scorcio su altri tempi, ti insegna quali dovrebbero i valori per cui andare avanti. Nonostante tutto il buonismo di sottofondo che ogni tanto ho trovato veramente nauseante è un romanzo che ti prende e ti trascina nel mondo delle quattro ragazze, facendoti diventare un po’ una di loro.

Citazione:


 "Mi piacciono le espressioni vigorose che dicano qualcosa" replicò Jo.

 Voto: * * * ', da leggere.

2 commenti :

  1. Io ho sempre amato Piccole Donne! E anche io ho sempre preferito Jo, una tipetta bella tosta. Se vuoi rivalutare un pochino la viziata Amy, prova a leggere il seguito, Piccole Donne Crescono (che in realtà è il seguito solo in Italia, in America è semplicemente la seconda parte). Oltre a un capitolo particolarmente triste (lacrime a iosa, almeno per me...), si scoprono nuovi lati di tutte le sorelle ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Prima o poi lo leggerò allora. In realtà non sono troppo da classici, quindi li dilaziono nel tempo, onde evitare di stufarmi troppo!
      Comunque sì, Jo adorabile.

      Elimina

Se avete qualcosa da ribattere o comunque volete lasciare un commento fate pure. Sarò felice di leggere e di rispondervi il prima possibile!