giovedì 12 febbraio 2015

La Verità di Amelia - Kimberly McCreight



Titolo originale: Reconstructing Amelia
Pagine: 398
Casa Editrice: Nord
Anno uscita americana: 2013
Anno uscita italiana: 2014



Romanzo d’esordio per la scrittrice americana Kimberly McCreight, un thriller della Nord del 2014. Un esordio acclamato da molti, il libro ha infatti ricevuto molte critiche positive, l’Entertainment Week l’ha definito «Senza dubbio uno dei migliori romanzi dell’anno.»  aggiungendo poi: «La verità di Amelia racconta l’incertezza dei rapporti famigliari con il ritmo serrato di una crime story.»



La verità di Amelia è un thriller che parla dell’omicidio di una ragazzina di 15 anni. Il romanzo è narrato da due punti di vista: quello della madre Kate, narrato in terza persona, e quello di Amelia, in prima.


Tutto inizia con una telefona dalla scuola per Kate dove le dicono che Amelia è stata sospesa per aver copiato in un compito per casa. «Assurdo.» pensa lei, in quanto la figlia è una ragazza studiosa ed onesta. Corre a scuola per chiarire la situazione, ma arrivata sul luogo scopre che c’è stato un incidente: qualcuno si è buttato dal tetto del palazzo, inutile dirvi che quel qualcuno è proprio Amelia. 
Suicidio, Kate non può crederci, ma tutto punta in quella direzione finché non le arriva un messaggio anonimo “Amelia non si è buttata.” 
È così che inizia la crociata per scovare la verità. Kate si butterà a capofitto nella vita della figlia scoprendo un’adolescente diversa da quella che si aspettava, entrata poco prima della sua morte in un giro di confraternite scolastiche ed amicizie sbagliate. Un percorso fatto di bullismo e minacce fino ad arrivare alla verità.



Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.

La Verità di Amelia è effettivamente un libro che si fa leggere tutto d’un fiato, scorrevole ed intrigante. Sin dall’inizio vuoi sapere la verità e perché questa ragazzina si è buttata dal tetto, al tempo stesso non credi però, come Kate, vuoi arrivare in fondo alla faccenda perché anche tu non ci credi che Amelia si sia buttata nel vuoto. 
Le parti narrate in prima persona da Amelia sono a mio parere le più interessanti e scorrevoli. Ti permettono di entrare nella sua testa e capire com’è andata esattamente la faccenda, scoprendo anche che certe interpretazioni della madre non sono corrette.

Le parti narrate da Kate sono meno scorrevoli e ti mostrano tutto il dolore ed il rimpianto di una madre che non è riuscita a salvare la figlia dal fare le scelte sbagliate.

Amelia, nonostante tutto, si rivela una ragazza con la testa sulle spalle, ed è per questo che il finale ti lascia veramente con l’amaro in bocca, non per la sua bruttezza, ma perché ti fa rendere conto che tutto sarebbe potuto non accadere. Ovviamente poi però non ci sarebbe stato un libro!

Un romanzo che comunque fa riflettere, trattando il rapporto tra una madre single e la sua unica figlia, che crede di conoscere più di se stessa. La domanda che si pone Kate iniziando a scoprire nuove cose su Amelia è: conoscevo davvero mia figlia? Ed è sicuramente una domanda che fa riflettere il lettore sui rapporti genitori-figli.

Per lasciarvi con una citazione del Publisher’s Weekly

“La verità di Amelia affiora lentamente, rivelando uno alla volta i pezzi che andranno a comporre il puzzle finale di uno dei thriller più interessanti e intelligenti che siano usciti quest’anno.”

Voto: * * * ', tre stelline e un pezzettino. Brava Kimberly.


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