sabato 7 febbraio 2015

Incubus Dreams - Laurell K. Hamilton





Titolo Originale: Incubus Dreams
Pagine: 822
Casa Editrice: Nord
Anno uscita americana: 2004
Anno uscita italiana: 2011




Il libro che sto per trattare è Incubus Dreams di Laurell K. Hamilton. Si può dire che, per quest’autrice del fantasy/thriller americano, ne è passata di acqua sotto i ponti dall’esordio ed il suo personaggio, la famigerata Anita Blake, è cresciuto in maniera esponenziale dal primo volume “Nodo di Sangue”.
Andiamo però per ordine: la Casa Editrice Nord pubblica nel 2012 questo romanzo, che è la solita mescolanza di thriller, fantasy ed ormai erotismo.

In questo dodicesimo capitolo della saga, Anita si ritrova a fronteggiare diverse situazioni. In fin dei conti la Hamilton ne aveva di cose da dire considerando il fatto che il romanzo è lungo oltre le 800 pagine, un record precedentemente imbattuto tenendo presente che i primi romanzi superavano a stento le 300 pagine. Ad ogni modo, Anita è cresciuta ed il suo potere con lei. Si trova a far parte del triumvirato formato da negromante, vampiro e licantropo, ossia Anita stessa, Jean Claude (master della città) e Richard (Ulfric del clan dei lupi mannari di St. Louis). Alle prese con il suo crescente potere crea, senza realmente volerlo, un altro triumvirato che la vede come capo formato dal leopardo mannaro Nathaniel e dal suo servo vampiro Damian. Nel frattempo in città vengono ritrovati i corpi dissanguati di diverse spogliarelliste: un nuovo caso dunque per la polizia di St. Louis e per la sterminatrice Anita che, con l’aiuto di Jean Claude, cercherà di risolvere anche questa indagine.
Non è tutto però per la trama, ottocento pagine andavano riempite. Infatti il romanzo parla per la maggior parte della vita sentimentale della negromante, o forse sarebbe meglio dire della vita sessuale. Contagiata precedentemente dall’ardeur (potere che ha bisogno di essere sfamato tramite il sesso) Anita non può far altro che avere rapporti con qualsiasi cosa respiri - pardon - qualsiasi cosa si muova, i vampiri non hanno bisogno di respirare. Questa è sicuramente la parte più sviluppata dalla scrittrice: in questo libro infatti Anita totalizza una cosa come 7 amanti, avendo una relazione fissa con ben tre di questi, che ovviamente accettano senza problemi la poligamia della ragazza.

Detto questo ecco la mia modesta opinione su tutto ciò.
Quando ero una ragazzina amavo Anita Blake ed il suo universo: come usciva un libro mi ci tuffavo a capofitto divorandomelo e rileggendolo più e più volte. Ho ripreso in mano dopo dieci anni l’intera saga, abbandonata all’epoca dopo l’ottavo volume. Non è male, è scritta scorrevolmente e si lascia leggere che è un piacere. E’ una di quelle letture che io considero facili: non hai voglia di impegnare il cervello? Questi sono i libri che fanno per te.
Ma nello specifico riguardo di questo volume “Incubus Dreams”, devo dire che sono rimasta delusa, il primo libro della saga, per il momento, a lasciarmi un po’ con l’amaro in bocca. Decisamente troppo lungo per la trama interna, che si sviluppa tutta nelle ultime duecento pagine. Le restanti 600 pagine sono orge e rapporti sessuali della protagonista con l’aggiunta delle sue turbe psichiche sul fatto che forse si sta concedendo a troppi uomini contemporaneamente. In mezzo a tutto questo sesso c’è l’accrescimento del suo potere, che è appunto legato - indovinate un po’? - al sesso! Ma non credo che questo giustifichi la piega che sta prendendo la saga, in quanto se una persona vuole leggere un racconto erotico probabilmente si potrà rivolgere a 50 Sfumature di Grigio o leggere un Harmony. Io ho letto questo libro perché mi piaceva l’idea del thriller sovrannaturale ma purtroppo di thriller c’era ben poco, considerando anche il fatto che per la prima volta il caso non è stato risolto, ed in 800 pagine ti aspetti almeno una risoluzione finale. Un po’ di sesso ci sta, ma qui ce n’era veramente troppo.

Citazione preferita

"Allora pensa a qualcos'altro, qualcosa di meglio." "Pensieri felici", suggerì Nathaniel. Gli scoccai un'occhiata. "Ti sembro forse Peter Pan?" "Sì, cioé no. Però fai pensieri felici", insistette Nathaniel.
- Anita Blake e Nathaniel

Voto: * * * si può fare di più!

Nessun commento :

Posta un commento

Se avete qualcosa da ribattere o comunque volete lasciare un commento fate pure. Sarò felice di leggere e di rispondervi il prima possibile!