Autore: Sergio L. Duma
Pagine: 304
Casa Editrice: Panesi Edizioni
Uscita Italiana: 2016
Formato: e-book
Prezzo: 0,99 €
Ed oggi la recensione di questo romanzo. E' un thriller? E' un horror? E' Sergio Duma. Impossibile classificare esattamente il genere di questo libro, ciò che posso dirvi è che il titolo inganna. Campo di Concentramento Senza Lacrime non parla infatti di ebrei, quindi se è questo che vi state aspettando non ci siamo proprio.
Non la scriverò di mio pugno, è complicatissimo dare una trama a questo romanzo.
Monteneve è un posto tranquillo come tanti altri. Tutto cambia quando viene trovata una ragazza in stato confusionale, orribilmente torturata: si tratta di Debora, già nota in paese per la partecipazione a un reality show. In un attimo la voce si sparge: in paese è arrivato il male. La memoria di tutti torna così ad anni addietro, quando una bambina era stata trovata morta in un bosco e l’assassino non era mai stato scoperto. C’è quindi un maniaco a Monteneve? Oppure qualcosa di ancora peggiore? Se lo domandano in molti: Silvio, aspirante sceneggiatore che sta passando un periodo di depressione; la moglie, un’insegnante attratta da un alunno, Vittorio, adolescente indisciplinato a sua volta attratto da lei; la sorella di Vittorio, Gloria, e il fratello maggiore Saverio, nonché Laura, una ragazza che frequenta quest’ultimo. A complicare la situazione c’è la Psychic Inc., una strana società americana che ha deciso di aprire una filiale a Monteneve per motivi misteriosi. Perché i protagonisti si sentono continuamente osservati? Che cosa sta succedendo? La soluzione si trova in un’espressione coniata da Aldous Huxley: “Campo di Concentramento Senza Lacrime”. Quando le vittime ne comprenderanno il senso, nulla sarà più come prima.
Come avevo già affermato nell'anteprima, ormai quando mi arriva un romanzo di Duma vado praticamente sul sicuro. Ho aspettato per leggerlo, me lo sono pregustato, volevo iniziarlo ma me lo impedivo perché sapevo che poi l'avrei fatto fuori in zero niente e così è andata. Neanche due giorni è durato tra le mie mani ed ho assaporato ogni attimo vissuto con questo lui. Devo ammettere che ci pensavo anche mentre non lo leggevo, entra talmente tanto nel cervello che è spaventoso.
Lo stile di Duma non cambia, ma si raffina. I suoi libri diventano sempre più psicologici e sempre più oscuri mano a mano che procedo con le sue letture.
In questo caso abbiamo a che fare con della gente corrotta ed il diavolo in persona, che parla in prima persona (ridondante) e si descrive in maniera sublime.
I protagonisti sono in un certo modo braccati, è questo il termine che mi viene in mente. Spiati dalla mattina alla sera da quelle che all'inizio sembrerebbero delle telecamere al lettore, ma che poi si dimostrano qualcosa di molto peggio. Si rendono conto di essere in un certo modo sotto i riflettori, ma non capiscono cosa sta succedendo e perché.
Vengono coinvolti in schemi corrotti e degradanti scendendo in una spirale di terrore e ansia che li porterà a conoscere la verità.
Tutti i protagonisti si rendono conto di essere appunto dentro una realtà che può essere definita fasulla e tutti nominano il campo di concentramento, come se l'intero mondo fosse un campo, tutti lo sapessero, ma nessuno facesse niente, questo perché appunto è senza lacrime, fa comodo, non è così male.
Una cosa che mi è piaciuta parecchio è stato il fatto che Duma ha reso la narrazione una specie di evento televisivo, con tanto di stacchi di notizie flash, che ci raccontavano ciò che accadeva nel mondo, news sull'ultima star rapita o uccisa, e stacchi pubblicitari.
Se dovessi analizzare ogni aspetto del romanzo che ho trovato intrigante o che mi è piaciuto verrebbe fuori una tesina probabilmente, quindi mi fermo qui e vi dico: leggetelo. E' un libro che a me è piaciuto da morire, non gli do il voto massimo all'ennesima potenza solo perché me lo riservo ancora per un po', ma se lo meriterebbe tutto.
Citazione preferita:
Su Amazon.
Su Ibs.
Su GooglePlay.
Se volete informazioni in più potete visitare il sito della Casa Editrice e sulla pagina facebook dell'autore.
Ed oggi la recensione di questo romanzo. E' un thriller? E' un horror? E' Sergio Duma. Impossibile classificare esattamente il genere di questo libro, ciò che posso dirvi è che il titolo inganna. Campo di Concentramento Senza Lacrime non parla infatti di ebrei, quindi se è questo che vi state aspettando non ci siamo proprio.
Che altro volere di più? Il campo di concentramento senza lacrime sta per dare il benvenuto a tutti. La fine del mondo sta per arrivare e niente e nessuno la potrà fermare. Non bisogna indugiare.
Trama!
Non la scriverò di mio pugno, è complicatissimo dare una trama a questo romanzo.
Monteneve è un posto tranquillo come tanti altri. Tutto cambia quando viene trovata una ragazza in stato confusionale, orribilmente torturata: si tratta di Debora, già nota in paese per la partecipazione a un reality show. In un attimo la voce si sparge: in paese è arrivato il male. La memoria di tutti torna così ad anni addietro, quando una bambina era stata trovata morta in un bosco e l’assassino non era mai stato scoperto. C’è quindi un maniaco a Monteneve? Oppure qualcosa di ancora peggiore? Se lo domandano in molti: Silvio, aspirante sceneggiatore che sta passando un periodo di depressione; la moglie, un’insegnante attratta da un alunno, Vittorio, adolescente indisciplinato a sua volta attratto da lei; la sorella di Vittorio, Gloria, e il fratello maggiore Saverio, nonché Laura, una ragazza che frequenta quest’ultimo. A complicare la situazione c’è la Psychic Inc., una strana società americana che ha deciso di aprire una filiale a Monteneve per motivi misteriosi. Perché i protagonisti si sentono continuamente osservati? Che cosa sta succedendo? La soluzione si trova in un’espressione coniata da Aldous Huxley: “Campo di Concentramento Senza Lacrime”. Quando le vittime ne comprenderanno il senso, nulla sarà più come prima.
Insomma, viviamo in un posto orribile... dove stiamo tutti male e non ce ne accorgiamo... e anche se ce ne accorgiamo non vogliamo andarcene perché sotto sotto questo incubo ci piace.Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Come avevo già affermato nell'anteprima, ormai quando mi arriva un romanzo di Duma vado praticamente sul sicuro. Ho aspettato per leggerlo, me lo sono pregustato, volevo iniziarlo ma me lo impedivo perché sapevo che poi l'avrei fatto fuori in zero niente e così è andata. Neanche due giorni è durato tra le mie mani ed ho assaporato ogni attimo vissuto con questo lui. Devo ammettere che ci pensavo anche mentre non lo leggevo, entra talmente tanto nel cervello che è spaventoso.
Lo stile di Duma non cambia, ma si raffina. I suoi libri diventano sempre più psicologici e sempre più oscuri mano a mano che procedo con le sue letture.
In questo caso abbiamo a che fare con della gente corrotta ed il diavolo in persona, che parla in prima persona (ridondante) e si descrive in maniera sublime.
Cari esser inutili, è giunto il momento di inserirmi nella narrazione sconnessa e non perché mi piaccia farlo ma semplicemente per rendere ancora più caotica la struttura. Potrei presentarmi ed è ciò che farebbe un gentiluomo degno di questo nome. Ma non sono un gentiluomo. Perlomeno non lo sono quando ho a che fare con luridi escrementi come voi. Perché non siete nulla di diverso, chiariamolo subito. Per me avete lo stesso valore di un'ameba. Tuttavia le vostre emozioni primitive sono saporite e amo assaggiarle.Tutto il paese di Monteneve sembra avere qualcosa che non va, oltre al fatto che al suo interno si è insediata un'azienda a dir poco sospetta. Tre dei suoi impiegati principali sono persone scelte appositamente per essere vettori di tre demoni molto potenti, peccato che questa parte sia stata sviluppata poco a mio parere. Abbiamo solo una fugace apparizione di queste tre figure infernali.
I protagonisti sono in un certo modo braccati, è questo il termine che mi viene in mente. Spiati dalla mattina alla sera da quelle che all'inizio sembrerebbero delle telecamere al lettore, ma che poi si dimostrano qualcosa di molto peggio. Si rendono conto di essere in un certo modo sotto i riflettori, ma non capiscono cosa sta succedendo e perché.
Vengono coinvolti in schemi corrotti e degradanti scendendo in una spirale di terrore e ansia che li porterà a conoscere la verità.
Tutti i protagonisti si rendono conto di essere appunto dentro una realtà che può essere definita fasulla e tutti nominano il campo di concentramento, come se l'intero mondo fosse un campo, tutti lo sapessero, ma nessuno facesse niente, questo perché appunto è senza lacrime, fa comodo, non è così male.
Siamo pecore. Schiavi che vegetano in una dittatura morbida. Una dittatura con il sorriso sulle labbra. E anche noi sorridiamo. E crediamo di stare bene. Di essere contenti. E se a volte qualcuno scende in piazza e contesta qualcosa, convinto di essersi incazzato... be', anche in quel caso c'è manipolazione. E' un dettaglio previsto dal copione.La narrazione è spezzata, sembra quasi che all'autore non interessi che il lettore capisca quello che sta succedendo, non all'inizio per lo meno. Sta al lettore essere abbastanza sgaio (mi sa che è dialetto, ma passatemelo) e comprendere di chi si sta parlando in ogni sequenza. La narrazione avviene in prima persona per ogni personaggio ed al presente, tranne che per uno in particolare per cui avviene al passato. E qui mi è rimasto un dubbio: era probabilmente fatto apposta, ma a quale scopo? Purtroppo non sono riuscita a capirlo.
Una cosa che mi è piaciuta parecchio è stato il fatto che Duma ha reso la narrazione una specie di evento televisivo, con tanto di stacchi di notizie flash, che ci raccontavano ciò che accadeva nel mondo, news sull'ultima star rapita o uccisa, e stacchi pubblicitari.
Flash News: La comunità hollywoodiana è terrorizzata e la psicosi ricorda quella provocata dagli omicidi della setta d Charles Manson. L'espressione "Dead Celebs" sta già diventando di uso comune negli Stati Uniti.
Un'emozione. Un sogno che diventa reale. Una realtà che diventa un sogno. Basta una goccia di Lux Splendor e la sua fragranza ti farà fantasticare.Geniale a parer mio. Uso spesso questo aggettivo per descrivere i romanzi di Duma, lo so.
Se dovessi analizzare ogni aspetto del romanzo che ho trovato intrigante o che mi è piaciuto verrebbe fuori una tesina probabilmente, quindi mi fermo qui e vi dico: leggetelo. E' un libro che a me è piaciuto da morire, non gli do il voto massimo all'ennesima potenza solo perché me lo riservo ancora per un po', ma se lo meriterebbe tutto.
Citazione preferita:
All'interno di un incubo non esistono cose rassicuranti. Altrimenti, l'ansia non potrebbe dominarci tutti, no?Voto:
A chi è piaciuta la recensione, a chi ha già letto Duma e se ne fida, a chi si fida del mio parere spassionato, a chi intriga il genere, ecco i link dove trovare il romanzo:
Su Amazon.
Su Ibs.
Su GooglePlay.
Se volete informazioni in più potete visitare il sito della Casa Editrice e sulla pagina facebook dell'autore.
Wow che recensione ^_^ mi hai proprio incuriosita... :-*
RispondiEliminaUna parola: fighissimo. Poi gusti personali, ma per me TOP! :)
Elimina