lunedì 2 marzo 2015

Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco - Il Grande Inverno - George R. R. Martin

Titolo originale: A Game of Thrones
Pagine: 521
Casa Editrice: Mondadori
Anno uscita americana: 1996
Anno uscita italiana: 2001

Sì, ok, lo ammetto. Sto facendo una maratona di questi libri nella speranza di riuscire a leggerli tutti entro l'inizio della quinta stagione del telefilm che inizierà il 12 aprile.
Una sfida che mi è stata lanciata dal mio ragazzo. L'altro giorno infatti gli stavo dicendo che avrei voluto fare una maratona incredibile e leggere appunto 12 libri in sei settimane, un'impresa non del tutto impossibile. La sua risposta è stata: Non ce la farai mai.
Beh, come dice Barney Stinson in How I Met Your Mother: Challenge accepted.

Finito il secondo libro nei tempi previsti dunque, ecco qui cosa c'è da dire.
Il Grande Inverno è il secondo romanzo di questa magnifica epopea, diviso così però solo nella versione italiana in quanto in quella americana i primi due libri ne formano uno unico. La divisione netta e pure un po' insensata si può, a mio avviso, notare sia dalla fine dello scorso romanzo che dall'inizio di questo. Il Trono di Spade finisce in modo netto, senza una risoluzione precisa, da un momento all'altro il libro è finito e il lettore rimane, probabilmente, un po' sconcertato. Il Grande Inverno inizia nello stesso modo, senza premessa e senza preamboli. Semplicemente con il nome del personaggio protagonista di quel capitolo e via, si parte.
Se non volete avere spoiler ad ogni modo vi consiglio di non leggere oltre.
Ned Stark scopre la verità sui figli di Robert Baratheon: Joffrey, Myrcella e Tommen non sono in realtà figli del re, ma figli della Regina Cersei e del suo fratello gemello Jaime Lannister. Scoperta scioccante per il Primo Cavaliere del Re che decide di comunicarlo immediatamente al suo sovrano, senonché quest'ultimo intraprende una caccia al cinghiale prima che Ned riesca a parlargli. L'onore prima di tutto però, cerchiamo di dare una possibilità a quella crudele ed incestuosa di Cersei, perché no? Ned decide di parlarle ammettendole ciò che ha scoperto e avvisandola che quando il re tornerà dalla caccia gli dirà tutto. Sarà proprio questa la sua mossa falsa.
«Avresti dovuto salire tu sul Trono di Spade. Era già tuo. Jaime mi ha parlato del giorno della caduta di Approdo del Re, di quando l'hai trovato seduto sul trono e di come tu l'abbia costretto ad alzarsi. Quello era il tuo momento. Tutto ciò che dovevi fare era salire quei pochi gradini e sederti. Quale triste errore.» «Ho commesso molti più errori di quanti tu possa mai immaginare» ribatté Ned «ma questo non lo è stato.» «E invece sì, mio lord» insisté Cersei. «Quando si gioca al gioco del trono, o si vince o si muore. Non esistono terre di nessuno.»
Durante la caccia il Re rimane ferito a morte, Ned si troverà a quel punto in una brutta situazione, solo e senza aiuti ad Approdo del Re. 
Nel frattempo Catelyn Stark, prende il Folletto, Tyrion Lannister, come prigioniero e si dirige verso Nido dell'Aquila, dalla sorella Lysa Arryn. Tyrion viene imprigionato con l'accusa di aver attentato alla vita di suo figlio Bran, tutto ciò che Catelyn vuole, è la verità. Lysa d'altro canto è convinta che la morte di suo marito sia da imputare a Tyrion, decide dunque di metterlo sotto processo, nonostante la sorella non sia minimamente d'accordo.
A Grande Inverno Bran apre gli occhi dal lungo coma. Al risveglio ritrova un corpo che non riconosce in quanto paralizzato dalla vita in giù. Nonostante questo nutre una speranza: un corvo a tre occhi, nei suoi sogni, gli ha promesso che lui volerà. Bran non è lasciato solo a se stesso, c'è comunque chi si prende cura di lui. Robb è rimasto a Grande Inverno per prendere il posto del padre fino al suo ritorno. La situazione si fa però complicata con la morte del Re, la presa del Folletto e l'incarcerazione di Ned, così il giovane chiama a sé i Lord che hanno giurato fedeltà alla sua casata e parte con un esercito verso il sud per rivendicare la libertà di suo padre.
Sarà dopo aver saputo della morte del padre, dopo il ricongiungimento con la madre e la vincita della battaglia contro Jaime Lannister che i suoi uomini lo dichiareranno Re del Nord.
«Miei lord!» La sua voce tonante s’impose sulla confusione generale. «Ecco quanto ho da dire sui due nuovi re!...» Sputò a terra. «Renly Baratheon non rappresenta nulla per me. Lo stesso vale per Stannis. Per quale ragione dovrebbero dominare su di me e sulla mia gente dai loro troni fioriti di Alto Giardino o di Dorne? Che ne sanno loro della Barriera, delle Foreste del lupo, delle tombe dei Primi Uomini? Perfino i loro dei sono sbagliati. I Lannister? Che se li portino gli Estranei alla dannazione! Ho il vomito anche di loro!...» La sua mano si spostò dietro la schiena ed estrasse la gigantesca spada da combattimento. «Per quale ragione non dovremmo tornare a governarci da soli, come un tempo? Fu con la dinastia del drago che andammo a nozze, ma ora i draghi sono tutti morti!» Puntò la spada dritta verso Robb. «Là, miei lord… Là siede l’unico re di fronte al quale io intendo inginocchiarmi» tuonò. «Il re del Nord!» E s’inginocchiò, deponendo la spada ai piedi di Robb Stark.
Spostandoci ancora più a nord, troviamo invece Jon Snow alla Barriera. Grazie alla sua bravura ed intelligenza riesce a guadagnare la fiducia del Lord Comandante dei Guardiani della Notte Jeor Mormont. Oltre la Barriera continuano a capitare cose improbabili, tra cui il ritrovamento di due cadaveri perfettamente intatti di due ranger usciti nella spedizione di Benjen Stark, zio di Jon.
Le loro voci echeggiarono nella radura invasa dall'oscurità: «Udite le mie parole, siate testimoni del mio giuramento. Cala la notte, e la mia guardia ha inizio. Non si concluderà fino alla mia morte. Io non avrò moglie, non possiederò terra, non sarò padre di figli. Non porterò corona e non vorrò gloria. Io vivrò al mio posto, e al mio posto morirò. Io sono la spada nelle tenebre. Io sono la sentinella che veglia sul muro. Io son il fuoco che arde contro il freddo, la luce che porta l'alba, il corno che risveglia i dormienti, lo scudo che veglia sui domini degli uomini. Io consacro la mia vita e il mio onore ai Guardiani della notte. Per questa notte e per tutte le notti a venire.» Attorno a loro, la Foresta stregata era immersa nel silenzio. «Vi siete inginocchiati ragazzi» intonò solennemente Bowen Marsh. «Ora alzatevi quali uomini dei Guardiani della Notte.»
Al di là del Mare Stretto Daenerys rimane incinta di Kahl Drogo, Viserys continua ad insistere nel volere una corona e Drogo gliene forgerà una molto particolare. Dopo aver risolto la questione Viserys, prometterà alla piccola Dany che dopo la nascita del loro bambino, "lo stallone che monterà il mondo", guiderà il proprio esercito verso i Sette Regni per dare alla sua Kahleesi ciò che le spetta.

Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Attenzione, questa parte contiene ancora più spoiler rispetto alla precedente. Leggere solo se veramente intenzionati a rovinarvi le sorprese.
Personalmente questo secondo volume mi è piaciuto tanto quanto il primo, nonostante le tristi vicende narrate. 
Martin ha la nomea di essere un autore spietato ed è da questa seconda parte del primo libro che si capisce perché. La morte di Re Robert non può lasciare del tutto indifferenti, però ci si aspetta che nonostante tutto possa comunque andare tutto bene. Il male non viene sempre sconfitto? NO. 
Nei libri di Martin una cosa è certa: non trionfa il giusto, ma trionfa il più furbo o il più forte. (Chissà se alla fine dei libri sarà Ditocorto a trionfare su tutti).
Ne "Il Grande Inverno" assistiamo ad un crescente pathos sul destino di Ned Stark, siamo tutti in ansia di sapere come andrà a finire e di vedere come e chi salverà la situazione. Beh, la situazione non viene salvata da nessuno. Ned muore davanti agli occhi delle due figlie, per ordine del nuovo re bamboccio Joffrey Baratheon. Lunga vita al Re.

Interessantissimo il personaggio di Arya, grazie al suo "maestro di danza" riesce a scappare dalle grinfie dei Lannister per ritrovarsi in una città alla fine a lei sconosciuta. Se la cava come può e devo dire che è davvero ammirevole, tenete presente che la ragazzina è comunque una nobile. Arya è cresciuta rispetto alla prima parte del libro, son sicura che siamo tutti curiosi di vedere come andrà avanti, per il momento si prospetta un'interessante storia la sua.
Sansa invece poco la sopporto, anche perché se tutto è andato un po' a puttane (e diciamolo) è in parte colpa sua. Che finalmente abbia capito l'anima nera di Joffrey è però un grande passo avanti. Vedremo come si destreggerà tra gli intrighi di corte il giovane uccellino.
Ma una vocina dentro di lei disse: "Non ci sono eroi". Ricordò le parole che lord Petyr Baelish le aveva detto proprio in quella sala: «La vita non è una ballata, mia dolce fanciulla. Un giorno, potresti impararlo a tue spese». "Nella vita, sono i mostri a trionfare" si disse, e riudì la fredda voce metallica di Sandor Clegane: «Risparmiati altro dolore, ragazzina. Dagli quello che vuole.»
Altro personaggio assolutamente favoloso è Daenerys. Rispetto i primi capitoli è cresciuta in maniera epocale. La conosciamo come una bambina impaurita dal fratello, la ritroviamo qui come ormai una regina, meglio Kahleesi, quasi senza paura. Ogni tanto crudele, ma soltanto se la situazione necessita crudeltà. Affronta prove difficili, affronta una doppia morte e la perdita del khalasar di suo marito. Nonostante questo si rimette in piedi, assolutamente più forte di prima. Il colpo di scena finale, con la schiusa delle uova di drago è davvero ben pensato e porterà sicuramente con sé degli interessanti sviluppi per la trama futura.
Daenerys uscita dal fuoco con uno dei draghi.
(L'immagine con tutti e tre i draghi era un nudo, ho ritenuto 
fosse meglio evitare di postarla). Nel libro Daenerys non ha
più capelli, perché bruciati. I produttori devono aver ritenuto
che l'attrice senza capelli non sarebbe stata altrettanto attraente


Citazione:
«Gli dei ci aiutino, ragazzo. Perché tu non sei né cieco né stupido. Quando i morti vengono a camminare nel buio, credi davvero che abbia importanza chi siede sul Trono di Spade?»

Voto: ««««

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