Titolo originale: Que serais-je san toi?
Pagine: 305
Casa Editrice: Sperling & Kupfer
Anno di uscita francese: 2009
Anno di uscita italiana: 2010
Guillaume Musso è uno scrittore francese che ha raggiunto il successo negli ultimi anni, lo accompagnano uno stile moderno dove suspance ed emozioni si intersecano dando vita ad incredibili storie. Oggi come oggi è il secondo romanziere per vendite in Francia ed è stato tradotto in oltre 26 lingue.
Perché l'Amore qualche volta ha Paura è il suo settimo romanzo, Gabrielle e Martin sono due giovani che il destino ha fatto incontrare a San Francisco, vivono qualche giorno di passione e si innamorano, ma Martin deve tornare al suo paese d'origine in Francia. Si propongono di rimanere in contatto, ma nel 1991 non è facile comunicare come lo è oggi, quindi i propositi dei due giovani vanno in fumo.
Allora non si parlava di Internet, e-mail, Skype o sms. Allora le lettere d'amore partite dalla Francia impiegavano dieci giorni ad arrivare in California. Allora, quando si scriveva «Ti amo», bisognava attendere la risposta tre settimane. E attendere tre settimane la risposta a un «Ti amo» era assolutamente disumano, per un ventenne.
Martin fa un ultimo tentativo di rimanere in contatto con Gabrielle prendendo tutti i soldi che ha ed investendoli per due voli per New York, dando appuntamento alla ragazza nella grande città. Gabrielle però non si presenta cambiando così radicalmente la vita di Martin. Il ragazzo diventa infatti un poliziotto e lo ritroviamo anni dopo intento a dare la caccia ad uno dei più grandi ladri d'arte del secolo, paragonabile ad Arsenio Lupin: Archibald McLean. McLean, abile e sfuggente, con un piano incredibile porterà Martin a riscontrarsi con quel destino perso molti anni prima.
Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Personalmente Guillaume Musso l'avevo letto anni fa, ed il libro che avevo letto allora (Chi ama torna sempre indietro) mi era piaciuto moltissimo. Questo non era esattamente ciò che mi aspettavo, anche se non posso dire che non mi sia piaciuto. Dalla trama sembrava una delle solite storielle d'amore, Musso invece si può dire che ha messo come contorno la storia d'amore, mentre nella prima parte del libro l'assoluta protagonista è la storia tra Martin e Archibald e la loro sfida a mostrare chi ce l'ha più duro.
- SPOILER -
Non sono molto convinta del finale invece, con la morte di entrambi i protagonisti maschili e il loro ritrovo nel terminal aeroportuale dove chi è in coma aspetta di capire se tornerà alla vita o andrà verso la morte. Un po' troppo paranormale per il genere di romanzo, penso infatti che ogni tanto gli autori debbano avere il coraggio di finire un libro con la morte di certi personaggi e lasciarli morti.
Il messaggio che l'amore alla fine trionfa, più forte della morte, più forte di qualsiasi altra cosa è certo bello, ma non troppo realistico. In fondo però leggiamo per evadere dalla realtà quindi non sempre il realismo serve, no? (Sì, mi contraddico da sola.)
Ho trovato il personaggio di Gabrielle insopportabile, una ragazzina (anche quando ormai donna) sciocca che non sa scegliere cosa vuole, o meglio, non sa prendersi le responsabilità delle sue azioni non volendo neanche affrontare Martin per spiegargli la situazione.
Citazione:
«Vedi, l'amore è come l'ossigeno, se ci manca per troppo tempo finiamo per morirne. Tu in quei pochi mesi mi hai amato talmente tanto che ho avuto una riserva d'amore per anni e anni. Grazie a essa ho potuto affrontare molte cose, ma ormai sento di aver esaurito la scorta, Martin.»
- Gabrielle
Nota interessante: Guillaume Musso all'inizio di ogni capitolo pone una citazione di qualcun'altro, che può essere tratta da un libro, da una poesia o una canzone.
Voto: « « «
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