Autore: Gabrielle Zevin
Pagine: 313
Casa Editrice: Nord
Uscita americana: 2014
Uscita italiana: 2014
Erano mesi che vedevo su diversi blog la foto di questo libro come romanzo in lettura, mi aveva già incuriosito il titolo, leggendo la trama mi ero incuriosita ancora di più. Mi immaginavo un romanzo alla Nicholas Sparks alla fine e devo dire che non ci sono andata molto lontana, fortunatamente il genere mi piace così la lettura è stata piacevole e soprattutto veloce, sto parlando de La Misura della Felicità di Gabrielle Zevin.
Bando alle ciance, trama!
Dopo la morte della moglie A.J. Fikry è un uomo scontroso e burbero, vive su un'isoletta e sopporta poco la gente che lo circonda. La sua grande passione sono i libri, ma solo alcuni, quelli che secondo lui vale la pena leggere. Possiede una libreria e lo urta il fatto che i libri venduti siano soprattutto quelli che lui considera indegni. La sua vita cambia radicalmente quando ritrova in libreria una bimba con in mano un biglietto: la madre l'ha abbandonata proprio a lui perché vuole che diventi una lettrice e cresca in mezzo ai libri. A.J. decide di adottare la bimba, considerando che la madre viene trovata morta poco dopo, ed è così che l'uomo inizia a cambiare la sua esistenza e se stesso, grazie a quella simpatica bimba che gli farà capire che la vita alla fine non fa poi così schifo.
Come ho detto nell'introduzione, devo ammettere che questo libro mi è piaciuto molto, non solo la storia era interessante e senza punti morti, ma la Zevin usa anche un modo di scrivere scorrevole ed appetitoso che difficilmente ti lascia staccare il naso dalle sue pagine. Un libro scritto al presente, che solitamente io non amo, ma che devo dire non mi ha dato alcun fastidio nella lettura questa volta.
Secondo me la Zevin è stata furba nella stesura del romanzo, agli amanti della lettura un libro del genere non può non piacere.
Citazione preferita:
Uscita italiana: 2014
Erano mesi che vedevo su diversi blog la foto di questo libro come romanzo in lettura, mi aveva già incuriosito il titolo, leggendo la trama mi ero incuriosita ancora di più. Mi immaginavo un romanzo alla Nicholas Sparks alla fine e devo dire che non ci sono andata molto lontana, fortunatamente il genere mi piace così la lettura è stata piacevole e soprattutto veloce, sto parlando de La Misura della Felicità di Gabrielle Zevin.
«Talvolta i libri non ci trovano finché non è il momento giusto.»
Bando alle ciance, trama!
Dopo la morte della moglie A.J. Fikry è un uomo scontroso e burbero, vive su un'isoletta e sopporta poco la gente che lo circonda. La sua grande passione sono i libri, ma solo alcuni, quelli che secondo lui vale la pena leggere. Possiede una libreria e lo urta il fatto che i libri venduti siano soprattutto quelli che lui considera indegni. La sua vita cambia radicalmente quando ritrova in libreria una bimba con in mano un biglietto: la madre l'ha abbandonata proprio a lui perché vuole che diventi una lettrice e cresca in mezzo ai libri. A.J. decide di adottare la bimba, considerando che la madre viene trovata morta poco dopo, ed è così che l'uomo inizia a cambiare la sua esistenza e se stesso, grazie a quella simpatica bimba che gli farà capire che la vita alla fine non fa poi così schifo.
A.J. annuisce, ma non crede nelle azioni casuali. E' un lettore, dunque crede nella struttura. Se nel primo atto appare una pistola, allora entro il terzo atto, quella pistola dovrà sparare. In altre parole, crede che esista una narrazione.Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Come ho detto nell'introduzione, devo ammettere che questo libro mi è piaciuto molto, non solo la storia era interessante e senza punti morti, ma la Zevin usa anche un modo di scrivere scorrevole ed appetitoso che difficilmente ti lascia staccare il naso dalle sue pagine. Un libro scritto al presente, che solitamente io non amo, ma che devo dire non mi ha dato alcun fastidio nella lettura questa volta.
«Non siamo le cose che raccogliamo, che acquisiamo, che leggiamo. Per tutto il tempo che passiamo qui, sulla Terra, siamo solo amore. Le cose che abbiamo amato. Le persone che abbiamo amato. E tutto ciò... Penso che tutto ciò continui a vivere.»La cosa più bella che un lettore può leggere, a mio parere, è un libro che parla di libri, dell'amore per loro e per la lettura in generale. Un romanzo che affascina e trascina in questa storia d'amore che non è la solita storia d'amore tra uomo e donna, ma è la storia d'amore tra padre e figlia. Una storia che alla fine è un po' un cliché, l'uomo burbero che s'addolcisce e tutti vissero felici e contenti (forse), un cliché che però rinasce grazie ad altre tematiche come quella della letteratura. E' commovente vedere l'impegno di A.J. non solo nei confronti della bimba, ma anche in quelli delle persone che poi iniziano a circondarlo, l'impegno che lui ci mette per far apprezzare la letteratura a tutti, in tutte le sue sfumature.
Secondo me la Zevin è stata furba nella stesura del romanzo, agli amanti della lettura un libro del genere non può non piacere.
Citazione preferita:
«E' la segreta paura di non essere degni dell'amore che ci isola, ma è solo perché siamo isolati che pensiamo di non essere degni dell'amore», dice il brano. «Un giorno, chissà quando, starai guidando lungo una strada. E un giorno, chissà quando, lui o lei, sarà lì. Sarai amato perché, per la prima volta nella tua vita, proverai il sincero desiderio di non essere solo. Avrai scelto di non essere solo.»Voto:
Wow! Bel libro (e bella recensione)! Lo metto subito in WL! ;)
RispondiEliminaGrazie!
Sì è un sacco carino e si fa leggere che è un piacere :) Fammi sapere poi se ti è piaciuto, se ti va!
EliminaHo letto questo libro lo scorso mese ed è piaciuto molto anche a me! Voglio assolutamente leggere il nuovo romanzo della Zevin, L'altra metà del mondo ^^
RispondiEliminaNon sapevo neanche che ne avesse scritto un'altro. Mi sa che me lo leggerò volentieri anch'io :)
EliminaAnche io ho letto questo libro un annetto e mezzo fa, e lo ricordo molto carino e scorrevole! Perfetto per una lettura rilassante ma non banale! =)
RispondiEliminaConcordo perfettamente. Una lettura piacevolissima...
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