Titolo: Dodici Porte
Autore: Daisy Franchetto
Pagine: 318
Casa Editrice: Lettere Animate
Uscita italiana: febbraio 2015
Genere: Fantasy
Formato: Cartaceo ed E-book
Prezzo: 16,15€ e 1,99€
E dopo quella che mi sembra una vita, finalmente ce l'ho fatta e ho finito Dodici Porte di Daisy Franchetto, ed eccomi qui dopo qualche giorno a scriverci sopra la tanto agognata recensione. C'ho messo molto più del previsto, ma purtroppo ho avuto una serie di imprevisti che mi hanno portato di giorno in giorno a rimandarne la lettura.
Dodici Porte è un romanzo molto particolare, lo definirei una fiaba, ma non lo farei mai leggere ad un bambino più che altro per la parte iniziale.
Bene, parliamo di una trama.
Lunar però non viene lasciata a se stessa e alla sua sofferenza. Per le anime distrutte c'è una casa particolare dove abita una simpatica signora insieme ad una lupa. Saranno loro ad accogliere la ragazza per guarirla dalle sue ferite invisibili, e sarà così che Lunar inizierà il suo viaggio verso la guarigione attraverso dodici porte e difficili prove che le si pareranno davanti.
«Perché LaMamà ha un gatto sulla testa?» domandò Lunar alla Loba. «Per tenere fermi i pensieri» rispose con semplicità l'animale.
Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Daisy Franchetto ha scritto un romanzo molto interessante da plurimi punti di vista perché per quanto possa essere letto come una qualsiasi storia, nasconde invece tutta una serie di significati più o meno nascosti che sta al lettore scoprire.
Tutta l'avventura di Lunar è un'avventura di formazione che fa crescere la protagonista mano a mano che il libro va avanti. Ogni prova la fortifica e la fa crescere un po' permettendole di superare il trauma subito.
Sarebbe bello se tutte le persone in difficoltà avessero una casa e una Mamà a cui rivolgersi, la vita sarebbe sicuramente più emozionante e forse un po' più semplice.
E' molto intensa la parte dove Lunar ascolta la storia del suo assalitore, che le fa capire che Lucas era davvero una persona disturbata che forse non avrebbe mai voluto fare del male, ma la vita l'ha portato in quella direzione.
Ma qualcosa non tornava. L'aver udito la sua storia aveva mandato all'aria i contorni nitidi intorno alla sua figura. Le sue sofferenze, adesso che erano conosciute, non potevano essere ignorate. La sua anima nera adesso apparteneva anche a Lunar, che si sentiva come un lenzuolo candido imbrattato di fango.
Ho preferito di gran lunga comunque la seconda parte del libro in quanto poteva anche essere una storia a sé, l'avventura nel paese delle donne è stata emozionante e piena di piacevoli colpi di scena.
Una parte che invece mi ha colpito particolarmente è stata quella con Diaballo, questo essere che sembra inizialmente angelico ed innocuo, ma che invece è una creatura con una natura doppia e malvagia.
Lunar rifletteva su come spesso ciò che era pericoloso e oscuro esercitasse su di lei un'attrazione. Forse era parte della sua natura profonda andare incontro allo spaventevole ignoto, forse quell'oscurità era parte di lei e, forse, il suo destino era quello di portare alla luce ciò che dentro di lei e fuori di lei era oscuro. Strano, pensò, come questo contrastasse con l'immagine che aveva di sé prima che tutto avesse inizio. Che ne era dell'ingenuità, del candore e della spensieratezza di un tempo? Era davvero esistito quel mondo protetto e perfetto che i suoi genitori le avevano cucito intorno?
Ad ogni modo è una storia che consiglio, può far crescere anche il lettore e può dare la forza di superare i propri demoni insieme a Lunar.
Citazione preferita:
Hai attraversato il vischioso corridoio dei ricordo, pieno di insidie, per giungere a specchiarti sulla mia superficie. Ogni ricordo può catturarci e tenerci in ostaggio in un luogo che è di volta in volta bello, gioioso, doloroso, rabbioso. Ma se viviamo nel solo ricordo non siamo mai liberi.
Voto:
Ripeto ancora una volta, informazioni già scritte nell'anteprima. Se il libro vi ha ispirato, se vi piacciono i romanzi psicologici ecco qui i link per acquistarlo:
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In versione cartaceo sul sito Mondadori.
Se volete informazioni in più non dovete far altro che visitare il suo sito e la pagina facebook della protagonista del suo romanzo.
Ho letto "Dodici Porte" e condivido in pieno la recensione. La Loba comunque rimane la mia preferita.
RispondiEliminaIo devo dire che il mio preferito è stato il Cane del mondo Ctonio, la Loba era troppo strana, non riuscivo a capirla.
EliminaBellissima recensione. Mi hai incuriosita molto. Lo leggerò sicuramente :)
RispondiEliminahttp://larivincitadellerecensioni.blogspot.it/
Se ti capita per le mani leggilo sì, non è assolutamente tempo sprecato.
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