Dopo aver letto, un po' di tempo fa in realtà, Ah...Ahh...Ahhh! di NuWanda, ho chiesto all'autrice se aveva voglia di concedermi una piccola intervista, giusto per conoscere meglio il suo racconto e il personaggio stesso. Inutile dire che conoscere lei è impossibile, a quanto pare le piace mantenere il mistero intorno alla sua immagine, e perché no insomma?
Ad ogni modo se non sapete di cosa sto parlando vi rimando all'anteprima ed alla recensione del suo breve racconto.
- Non si sa molto di te, ci fai una piccola presentazione?
È vero, non tendo a dire molto di me perché penso che le mie vicende personali interessino poco. Quello che i lettori cercano sono i libri.
- Quando leggo il titolo del tuo romanzo, io solitamente ci leggo una risata, curiosità mia personale: come lo leggi tu?
Questo testo è ricco di espressioni che possono essere interpretate in maniera diversa, in base allo stato d’animo di chi legge, si aprono infinite possibilità. Inizialmente, proprio mentre mi accingevo a scrivere questo romanzo, il mio era un più un grido di dolore, associabile allo sforzo di arrivare a un risultato. Ora che sono giunto alla pubblicazione è più un urlo di gioia, la certezza di aver superato un esame ed essere pronto ad affrontarne altri.
- I personaggi descritti ricalcano effettivamente un po' i personaggi della commedia italiana, hai preso spunto da qualcuno in particolare?
No, però amo molto scrivere di questi tipi di personaggi. Penso che l’ironia conceda una certa libertà: ubriacati dalle risate, molti non danno peso agli sberleffi di un guitto che continua a sussurrarci delle indicibili verità, le quali da sobri sarebbero condannate alla censura.
- Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?
Ho in cantiere un nuovo romanzo, molto più corposo di quest’ultimo. Intendo ambientarlo in una città a me cara: Napoli. Farò uso della lingua napoletana, dei suoni che più mi piacciono e spero di poter rendere un degno omaggio a quest’antica capitale del Sud.
- Riguardo al racconto omaggio alla fine del romanzo, come ti è venuta l'ispirazione per scrivere una storia d'amore tra uno scrittore e la sua penna?
Nulla c’è di più profondo del rapporto che si crea tra un artista e l’oggetto delle sue creazioni: vivono, soffrono, gioiscono insieme delle stesse cose e sembra che niente possa continuare senza essere uniti.
- Una domanda che mi piace porre è: fatti una domanda e datti una risposta, son sempre curiosa di sapere qual è la domanda che l'intervistato vorrebbe che gli fosse fatta.
In verità io penso di non avere nessuna risposta ma solo domande e quindi continuo a chiedermi: “Ma chi te l’ha fatto fare?”
Ringrazio dunque NuWanda per le gentili risposte e per tutto il materiale da lei fornitomi nel nostro breve periodo collaborativo. Auguriamole un buon in bocca al lupo per tutto allora.
Come autore, sono stato lieto di essere stato ospite di questo fantastico blog. Un po’ ho avvertito le stesse sensazioni del piccolo Michael nel film “Over the Top”, quando guida, euforico, il gigantesco camion di Stallone (qui una foto http://www.i-mockery.com/minimocks/over-the-top/17.jpg). Fortuna che avevo con me questa camionista per bene.
RispondiEliminaDesidero aggiungere qualcosina in più sull’uso dello pseudonimo Nuwanda. Ritengo che un nome non sia in grado di identificare una persona, se pensiamo ai tanti Gennaro o Maria, inoltre con la possibilità di avere anche gli stessi cognomi, considerando i vari Rossi o Esposito. Tanto vale, quindi, sperimentare qualcosa di diverso. In fondo, credo che siano molto più importanti le persone, per quello che riescono a trasmetterci. Gli amici mi riconosceranno sempre e lo stesso sapranno fare i lettori che vorranno bene ai miei scritti.
Grazie per aver voluto aggiungere qualcosina in più. Spero di avere presto tue notizie a proposito di nuove pubblicazioni. Ti auguro davvero di farcela e son stata contenta di aver fatto un pezzettino di viaggio con te, spero di farne altri. :)
EliminaMentre le custodie fake rolex su alternative più economiche hanno spesso un aspetto simile al cromo indesiderato ai segmenti lucidi delle loro rolex replica custodie in acciaio, le smussature lucide attorno alla cassa 316L dell'Horizons V2 GMT hanno un aspetto orologi replica distintamente solido, voglio dire "denso". I bordi si incontrano in punti più nitidi alle replica rolex estremità delle alette con un meraviglioso quadrato extra-lucido sulla punta delle alette. Su orologi a cinque e sei repliche rolex cifre, tendiamo a evidenziare quanto sia difficile aggiungere quadrati extra in luoghi così imitazioni rolex schizzinosi, poiché il minimo contrattempo si tradurrà in linee pasticciate e inizia l'inseguimento inutile per una forma perfetta. Quindi, suppongo rolex falsi che dovremmo dannatamente lodarlo su un orologio da $ 1k.
RispondiElimina