venerdì 31 luglio 2015

Il Richiamo della Foresta - Jack London

Titolo: Il Richiamo della Foresta
Titolo originale: The Call of the Wild
Autore: Jack London
Pagine: 144
Casa Editrice: Mondadori
Uscita americana: 1903
Uscita italiana: 1924

Andando in vacanza a Roma mi sono trovata, un pomeriggio, a non avere nulla da fare. Stavo aspettando delle persone che tardavano, così sono entrata in un gift shop ed all'interno ho trovato anche una piccola libreria. Guardando tra i libri ho trovato appunto Il Richiamo della Foresta. Avevo già letto in passato qualcosa di Jack London, ovviamente il celeberrimo Zanna Bianca
L'ho preso in mano ed il mio ragazzo mi ha guardato e mi ha detto: "Non ti piacerà."
Scommettiamo?


Diamoci immediatamente una trama.

Protagonista indiscusso dell'opera è Buck, un simpatico incrocio tra un San Bernardo ed un Collie, che fino a quel momento ha vissuto una vita agiata nel Sud dell'America centrale. Rapito, per essere venduto dal giardiniere del suo padrone, viene sbattuto violentemente in una realtà che non gli appartiene, fatta di fatica e forza bruta. 
«Potevi legare la merce prima di consegnarla», disse sgarbatamente lo sconosciuto, e Manuel passò una corda robusta intorno al collo di Buck, sotto il collare. «Torcile a lo stringi quanto vuoi», disse Manuel e lo sconosciuto bofonchiò un sì. Buck aveva accettato la corda con tranquilla dignità; certo era un modo di fare insolito, ma aveva imparato ad avere fiducia negli uomini che conosceva e ad attribuire loro una saggezza superiore alla propria.
Buck impara ben presto che l'uomo non è sempre buono con lui e che il bastone batte il cane. Spinto dunque in una nuova vita diventa un cane da slitta, ma nonostante le percosse Buck imparerà a non piegarsi mai del tutto ai suoi nuovi e spietati padroni.

Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
E' stato un libro che ho letto nell'arco di una giornata, effettivamente è molto breve non vedo perché avrei dovuto metterci di più. Forse perché ero in vacanza? Naaaaah alla fine tra spostamenti in metro e in bus di tempo ne ho avuto!
La scommessa tra me e il mio moroso è stata probabilmente vinta da entrambi. Il libro mi è piaciuto, ma al tempo stesso l'ho trovato terribile. Per le tematiche, non per altro. Sono una grande amante degli animali e la storia di Buck mi faceva un po' male da leggere, tutte le percosse, tutto l'odio, l'uso del bastone, della frusta. Una vita che non auguro ad un animale, sinceramente.
Ad ogni modo, il libro di London è davvero interessante. Alla fine è la storia di come questo essere agiato, nel momento in cui conosce la cruda e vera realtà che lo circonda si fa forte e sente sempre di più il richiamo dei suoi avi, ossia i lupi. Un richiamo che si fa sempre più forte nel romanzo e che lo porterà alla fine a dover scegliere.
Solamente Thronton lo tratteneva. Il resto dell'umanità non contava nulla. Viaggiatori casuali potevano lodarlo o accarezzarlo, ma tutto questo lo lasciava freddo e se qualcuno diventava troppo espansivo si alzava e se ne andava.
Ciò che fa riflettere è che a Buck rimane comunque quel qualcosa da cane domestico. E' fedele all'ultimo padrone che lo salva. Lo ama e darebbe la sua vita per lui. Non riesce infatti a decidersi ad abbandonarlo perché gli vuole bene. Buck sarà fedele alla sua natura nel momento in cui il suo padrone non ci sarà più, sarà a quel punto che deciderà di ascoltare il richiamo del selvaggio e di abbracciarlo completamente.

Citazione preferita:
Tanto imperiosamente lo chiamavano quelle ombre, che il genere umano con i suoi diritti gli diventava di giorno in giorno più estraneo. Nel cuore della foresta risuonava un richiamo emozionante, misterioso e attraente e tutte le volte che lo udiva si sentiva costretto a voltare le spalle al fuoco e alla terra battuta che lo circondava, per addentrarsi nella foresta, sempre più avanti, senza sapere dove andava né perché; né si domandava dove o perché il richiamo risuonasse imperiosamente nel cuore della foresta.

Voto:


3 commenti :

  1. Concordo pienamente con te. Tanto bello per quanto terribile. Da bambino ho guardato il cartone animato e quando qualche anno fa ho letto il libro, sono rimasto deluso dalla brevità, mai avrei immaginato un racconto così breve

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io fortunatamente non ho mai visto il cartone animato, penso avrebbe potuto sconvolgermi!
      No, io non sono rimasta delusa dalla brevità del libro devo dire, la storia che voleva raccontare è stata raccontata, non serviva dilungarsi troppo! Ora mi hai incuriosito comunque, quindi passerò da te. :)

      Elimina

Se avete qualcosa da ribattere o comunque volete lasciare un commento fate pure. Sarò felice di leggere e di rispondervi il prima possibile!