Titolo: L'Alchimista
Titolo originale: O Alquimista
Autore: Paulo Coelho
Pagine: 145
Casa Editrice: Bompiani
Anno uscita brasiliana: 1988
Anno uscita italiana: 1995
Ve l'ho detto che sono un treno, ma prima o poi mi schianterò. Ieri ho iniziato e finito sto libriccino di Paulo Coelho che è L'Alchimista.
La prima edizione di questo libro risale al 1988, pubblicato inizialmente in Brasile e poi praticamente in tutto il mondo, è stato tradotto in 56 lingue. Coelho, inoltre, per questo romanzo ha vinto il premio Grinzane Cavour nel 1996.
Il premio Grinzane Cavour è un premio letterario italiano fondato nel 1982 da don Francesco Meotto. Ciò che si prefiggeva questo premio era di avvicinare i giovani alla lettura, infatti la giuria era composta in parte da critici, in parte da studenti. Ha cessato di esistere però nel 2009.
Sembra che tutti abbiano l'idea esatta di come dobbiamo vivere la nostra vita. E non sanno mai come devono vivere la loro.
Diamovi però una trama.
L'alchimista parla di Santiago, un pastore dell'Andalusia. Santiago è un ragazzo acculturato per essere un pastore. Ha infatti studiato in seminario, ma ad un certo punto della sua vita ha deciso che non era quella la sua strada, perché lui voleva viaggiare. Venduto i pochi beni si è comprato delle pecore ed ha iniziato a viaggiare la Spagna. C'è però qualcosa che lo turba, continua a fare lo stesso sogno: c'è un tesoro davanti alle piramidi d'Egitto. Come arrivarci però in Egitto?
Sarà un misterioso re a dargli la forza di intraprendere questo lungo viaggio che più che un viaggio reale sarà un viaggio di crescita per il giovane ragazzo, perché ciò che sarà importante non sarà arrivare alla meta, ma sarà il percorso nel mezzo.
"Qual è la menzogna più grande del mondo?" gli domandò, sorpreso, il ragazzo. "E' questa: che a un certo momento della nostra esistenza, perdiamo il controllo della nostra vita, che comincia così a essere regolata dal destino. E' questa la menzogna più grande del mondo."
Ed ora la mia modesta opinione su tutto ciò.
Immagino che in realtà non ci sia molto da dire. L'ho trovato un libro stupendo, davvero una bella favola senza tempo. Per la narrazione e lo stile mi ha ricordato un po' "Il Piccolo Principe", considerando però il fatto che questo è un romanzo un po' più adulto, che fa riflettere molto su come va il mondo.
Il bello di questo libro è che è alla portata di tutti, Coelho non usa infatti uno stile complesso, ma ti racconta una storia nel modo più semplice di tutti, trascinandoti nel viaggio di Santiago, facendoti riflettere insieme a lui e facendoti venir voglia di trovare la tua Leggenda Personale.
Interessante punto di vista quello dell'amore che spiegherò con una citazione:
Senza avere capito che l'amore non impedisce mai a un uomo di seguire la propria Leggenda Personale. Se questo accade, è soltanto perché non si trattava di vero amore, di quell'Amore che parla di Linguaggio del Mondo.
"Parto," le disse. "E voglio che tu sappia che tornerò. Io ti amo perché..." "Non dire nulla," lo interruppe Fatima. "Si ama perché si ama. Non c'è altra ragione per amare."
Una storia in cui ti puoi specchiare, dove puoi ricominciare a sognare anche tu, dove ti vien da dire: perché non posso riprovarci pur io?
Citazione preferita:
"Il mio cuore ha paura di soffrire," disse il ragazzo all'Alchimista, una sera in cui guardavano il cielo senza luna. "Digli che la paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza. E che nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha inseguito i propri sogni, perché ogni momento di ricerca è un momento di incontro con Dio e con l'Eternità."
Voto:
Per la sua leggerezza, può essere tranquillamente considerato libro da spiaggia |
Ho letto anche io ll'Alchimista qualche tempo fa e mi è piaciuto davvero molto! :)
RispondiEliminaDevo dire che non me l'aspettavo...
EliminaAvevo già provato a leggere Coelho, ma non mi aveva entusiasmato. Poi me l'ha consigliato un amico e devo dire che sto libro è stato abbastanza una rivelazione!
In più occasioni ho letto recensioni che hanno valutato negativamente il linguaggio usato da Coelho, invece lo ritengo un punto di forza, un linguaggio semplice perché è così che sono scritte le favole, ma appunto come hai specificato si tratta di una favola per adulti.
RispondiEliminaNon capisco perché valutarlo negativamente infatti, non vedo il problema se il linguaggio è semplice. D'altronde non serve usare paroloni per trasmettere qualcosa e Coelho, in questo caso, ne è la dimostrazione :)
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